Sucesse durante lo “startup” di “Socks & Accessories Benetton” a Firenze nel quale ho partecipato.
Gli aromi e la forza che riesce ad infondere il cavolo nero fanno di questo piatto una delizia.
La ricetta e’ naturalmente offerta amabilmente dalla Tratoria “Da Burde” e la foto da Paolo Leonardi che mette sempre le foto ma non la ricetta.
Ingredienti
pane casalingo raffermo 300gr,
fagioli bianchi secchi 400 gr,
un cavolo nero,
mezzo cavolo verza piccolo,
tre mazzetti di bietola,
2 patate,
2 carote,
2 gambi di sedano,
2 cipolle,
un cucchiaio di conserva di pomodoro,
olio extravergine di oliva,
sale,
pepe
Preparazione:
Lessate i fagioli in due litri di acqua fredda, passate circa i ¾ rimettendo la purea ottenuta nel brodo di cottura. In un’altra pentola fate rosolare in abbondante olio una cipolla tritata.
Le carote e il sedano tagliate a fettine, le bietole e i due tipi di cavolo lavati e tagliati a listarelle, le patate sbucciate e fatte a grosse fette. Salate, pepate e fate cuocere col coperchio per alcuni minuti.
Quindi versate nella pentola tutto il brodo dei fagioli. Fate cuocere per circa un’ora.
Quando tutte le verdure saranno ben cotte aggiungete del pepolino (timo) servitela sistemando in un tegame di coccio che possa andare sul fuoco le fette di pane raffermo alternandole con la minestra di verdura.
Avrete così la minestra di pane.
Se volete ottenere la ribollita, rimettetela sul fuoco aggiungendo ovviamente del pane alla minestra in modo che la consistenza finale sia semisolida e del timo (pepolino). Noi per dare più sapore come si faceva una volta si aggiunge il fondo di cottura dell’arrosto, il che vi dovrebbe far pensare che come vino vi servirà un bianco molto strutturato ma anche un discreto rosso.
Servitela con un filo di olio a crudo (anche quello appena franto di quest’anno che non ha la piccantezza e l’aggressività classica per cui si può già goderne senza problemi).
Possiamo godere della Ribollitta “alla Burde” fantástica per l’immenso piacere generale di tutti gli ospiti.
Fonte: Da Burde
Foto: Paolo Leonardi